La Giuria tecnica del Premio è composta da:
FRANCO BUFFONI (Presidente), che dal 2010 presiede la giuria del Premio, è poeta, saggista, narratore e direttore del semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria Testo a fronte. Come professore ordinario, dapprima di Letteratura Inglese quindi di Critica Letteraria e Letterature Comparate, ha insegnato nelle università di Bergamo, Cassino, Milano Iulm, Parma e Torino. Tra i suoi libri di poesia usciti nello Specchio Mondadori: Il profilo del Rosa (2000, Premio Betocchi), Guerra (2005, Premio Dedalus della critica) e Jucci (2014, Premio Viareggio, Premio Castello di Villalta, Premio Ponte di Legno). Il suo lavoro è raccolto nell’Oscar Poesie. 1975-2012 (Mondadori 2012, Premio Alda Merini). L’ultimo libro è La linea del cielo (Garzanti 2018, Premio Carducci-Pietrasanta). Tra i suoi libri di narrativa: Più luce, padre (2006, Premio Matteotti della Presidenza del Consiglio), Il servo di Byron (Fazi 2012), La casa di via Palestro e Il racconto dello sguardo accesso (Marcos y Marcos 2014 e 2016, Premio Alessandro Tassoni). Nel 2018, per i 70 anni dell’autore, Marcos y Marcos ha pubblicato un ampio libro-intervista a cura di Marco Corsi, Come un polittico che si apre. Per Mondadori ha inoltre tradotto Poeti romantici inglesi (Premio Marazza) e gli Oscar dedicati a Coleridge, Kipling e Wilde. Del 2019 Due pub, tre poeti e un desiderio edito da Marcos y Marcos. Collabora con il Servizio di Promozione del Libro e della Lettura presso il ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è stato insignito del Premio nazionale per la traduzione della Presidenza della Repubblica e del Premio per la Cultura della Presidenza del Consiglio. È stato rappresentante del governo italiano a Bruxelles in qualità di “esperto designato” sia nel progetto Arianne, sia nel progetto Cultura 2000.
UBERTO MOTTA è professore ordinario di Letteratura italiana presso l’Università di Friburgo (CH). È condirettore della collana di studi e testi “Biblioteca del Rinascimento e del Barocco” pubblicata dalla casa editrice EMIL di Bologna, e membro del comitato scientifico della rivista “Testo a fronte”, semestrale di teoria e pratica della tradizione letteraria. Laureatosi in Lettere nel 1991 all’Universit. Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal 2003 al 2011 è stato professore incaricato di Storia della critica e della storiografi a letteraria presso la Facoltà di Lettere e Filosofi a dell’Università Cattolica di Milano, dove dal 2009 al 2011è stato anche professore incaricato di Letteratura italiana. È stato visiting professor presso le Università di Leuven (1997), Harvard (2003 e 2007), Mosca-San Tichon (2010 e 2011), Dresda (2014), Budapest (2016), Basilea (2017). Tra le sue principali pubblicazioni: Ritrovamenti di senso nella poesia di Zanzotto (Milano, Vita e Pensiero, 1996); Castiglione e il mito di Urbino. Studi sulla elaborazione del “Cortegiano” (Milano, Vita e Pensiero, 2003); Vita di Guidubaldo duca di Urbino di Baldassarre Castiglione (Roma, Salerno, 2006); Mario Luzi oggi. Letture critiche a confronto (Novara, Interlinea, 2008); I volti e le parole. Figure e forme della letteratura italiana del Rinascimento (Milano, CUSL, 2011); Quando il ghiaccio si rompe. Esperienze poetiche novecentesche (Roma, Carocci, 2017); “Lingua mortal non dice”. Guida alla lettura del testo poetico, Roma, Carocci, 2020.
FABIO PUSTERLA insegna al Liceo cantonale e all’Università di Lugano, e vive tra la Svizzera italiana e il Nord Italia. Collabora a numerose riviste letterarie italiane, svizzere e francesi. Attivo anche come saggista e ricercatore, ha pubblicato tra l’altro con Claudia Patocchi il volume Cultura e linguaggio della Valle Intelvi (1983, poi 2005); e ha curato l’edizione critica delle opere narrative di Vittorio Imbriani (3 voll., Milano, Longanesi/Guanda, 1992-94). Ha raccontato la sua esperienza di insegnante in Una goccia di splendore. Riflessioni sulla scuola, nonostante tutto (Bellinzona, Casagrande, 2008). Il volume Il nervo di Arnold. Saggi e note sulla poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007) raccoglie parte dei suoi interventi critici sulla poesia contemporanea. Come traduttore si è occupato di svariati autori di lingua francese, e soprattutto di Philippe Jaccottet, del quale ha tradotto numerose opere poetiche e in prosa; è inoltre il curatore dell’antologia di poesia francese contemporanea Nel pieno giorno dell’oscurità (Milano, Marcos y Marcos, 2000). Tra le sue principali raccolte poetiche: Concessione all’inverno (Bellinzona, Casagrande, 1985, poi 2001); Bocksten (Milano, Marcos y Marcos, 1989, poi 2003); Le cose senza storia (ivi, 1994, poi 2007);Pietra sangue (ivi, 1999); Folla sommersa (ivi, 2004), Corpo Stellare (2010). Nel 2009 ha pubblicato nella collana bianca di Einaudi il volume antologico Le terre emerse. Poesie 1985-2008.